A volte si pensa che gli architetti e gli interior design siano tutti simili: la professione è quella e il lavoro è sempre basato sulla progettazione, ma non è per niente così.
C’è chi è più portato per progetti rivoluzionari e chi invece è attaccato alla tradizione. Ci sono i “fanatici” dello stile minimal oppure professionisti che prediligono lo stile shabby chic.
Poi ci sono architetti e interior design affascinati dal “vecchio”, da ciò che è stato dimenticato ma che si può, ancora una volta, riprendere vita per fondersi col moderno.
Ecco perché sono contenta di ospitare sul blog Serena Barison (conosciuta anche come Picsilli), architetto e interior design appassionata di design vintage che aiuta a ristrutturare, sia online che dal vivo, chi vuole abitare in una casa di una volta.
Da cosa è nata la tua passione per il design vintage e come l’hai trasportata nella tua attività di architetto e interior designer?
Le due cose sono nate di pari passo, la mia professione nasceva e cresceva e io mi guardavo intorno cercando di catturare immagini e conoscere la storia del design e degli interni.
I pezzi di arredo di modernariato e tutto il mondo vintage mi trasmette molto del passato, le atmosfere che creano sono molto coinvolgenti e pensare che alcuni pezzi siano stati progettati e realizzati negli anni ’50 ad esempio e siano arrivati fino ai giorni nostri mi emoziona. Chissà cosa hanno visto, dove sono stati usati e quale può essere la loro storia.
Insomma, le linee estetiche insieme all’alone di mistero che si portano dietro mi affascina molto. E poi li trovo così attuali, al di là delle mode che vedono l’uso e l’abuso del vintage ovunque, e così cerco di inserirli sempre dove possibile nei miei progetti. I miei clienti amano il mondo vintage e io non posso fare altro che accontentarli!
Illustraci come parte ogni tuo progetto e, soprattutto, ti comporti nello stesso modo sia per i progetti dal vivo che per quelli che sviluppi online?
I miei progetti iniziano sempre con una lunga chiacchierata dal vivo o via telefono/video se si tratta di una consulenza online. È importante capire la persona che ho davanti, cosa chiede e quali sono i suoi desideri per la futura casa.
Anche le immagini sono importanti, chiedo sempre di mostrarmi foto, ritagli di riviste, pin degli ambienti che hanno ispirato la loro voglia di cambiamento; non sempre parole e immagini vanno d’accordo e per capire meglio e individuare lo stile, il gusto e le necessità faccio fare ai miei clienti questo “compito”.
Capita sia per le consulenze dal vivo sia per quelle che seguo online, la differenza è la gestione degli appuntamenti, virtuali e non, della discussione dei progetti di persona oppure per telefono con le immagini condivise e la presenza in cantiere che appunto nella versione online non è contemplata con consapevolezza del cliente che avrà un progetto definitivo in mano ma sceglierà quando e con chi metterlo in pratica.
Dove cerchi e trovi la tua ispirazione: hai dei rituali per farla esplodere?
L’ispirazione viene in maniera diversa per ogni progetto, può essere una parola detta dal cliente, una frase, un’immagine da personalizzare.
Non ho rituali veri e propri ma sono sempre alla ricerca di suggestioni in ogni cosa che faccio, dai progetti di interni, alle stampe digitali e da poco anche dai quadri che dipingo ad olio, una vecchia passione che è tornata da poco e che mi piacerebbe portare nelle case dei miei progetti (super spoiler alert!).
Mi diverto a sfogliare riviste online e cartacee, frequentare mostre e vedere film che mi ispirino scenari, palette colori e ambienti.
Ad oggi, qual è il progetto più bello, più divertente o più importante che hai realizzato?
In tutti i progetti metto qualcosa di mio che si lega con il gusto del cliente. Tra quelli che più mi hanno emozionato ne ricordo uno, il primo progetto online, realizzato per un papà e i suoi due bimbi che voleva ricominciare una nuova vita in una casa ritagliata per loro tre.
Sono stata molto felice di averli aiutati!
Ad aprile del 2018 sei entrata a far parte del team delle blogger di Casa Facile: ti va di raccontarci com’è iniziata questa avventura e cosa ti sta dando tutt’ora?
È iniziata ovviamente partecipando al casting e scrivendo un post su “come riconoscere uno specchio originale anni ’50”. Sapevo che la redazione sarebbe stata inondata di richieste ma speravo che il mio “specchio” in qualche modo facesse colpo.
Quando ho visto la mail che mi comunicava di essere stata selezionata l’ho dovuta leggere più volte per realizzare di essere entrata a far parte della famiglia di CasaFacile.
Ho conosciuto altre blogger che prima leggevo e seguivo, avuto l’opportunità di farmi conoscere grazie ai miei articoli pubblicati sulla versione online della rivista e avuto l’occasione di partecipare alla formazione che la redazione periodicamente propone.
Insomma una bellissima esperienza che continua giorno per giorno!
Ringrazio Serena per la sua disponibilità e per averci fatto fare una breve incursione nel suo mondo del design vintage.
Con queste domande ci ha fatto conoscere alcuni aspetti del suo lavoro e se vuoi continuare a seguirla, puoi approfindire con gli articoli del blog Picsilli oppure navigare sul suo sito in cui puoi trovare anche una sezione degli oggetti vintage smarriti che Serena ama cercare per lei e per i suoi clienti.
La trovi anche tra le pagine della rivista Casa Facile, su Instagram e Facebook
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